Economia del Madagascar

L’economia del Madagascar è tradizionalmente quella di un paese povero nel quale il 70% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Nell’ultimo triennio è cresciuta sensibilmente, nonostante una brutta battuta d’arresto nel 2017 a causa di un pessimo raccolto di riso, a causa delle condizioni climatiche.

Agricoltura, allevamento e pesca

L’agricoltura vale circa il 23% del pil annuale.

Le colture di riso e manioca sono destinate principalmente al consumo interno.

Seguono poi vaniglia (primo produttore mondiale), caffè, canna da zucchero, chiodi di garofano, cacao, tabacco.

Sono importanti anche spezie ed essenze: citronella, cannella, pepe, ylang-ylang.

Purtroppo il settore agricolo risente periodicamente del passaggio di cicloni dall’effetto distruttivo.

Per quanto riguarda l’allevamento, lo zebù è sfruttato per il lavoro nei campi ma anche per le sue carni. Nei terreni attorno alle case, comunque, trovano posto anche caprini, ovini, galline.

La pesca, infine, ha una rilevanza solo locale salvo per i gamberetti, oggetto di un boom dovuto ad un accordo con l’Unione Europea.

Industria

L’industria malgascia è ancora poco sviluppata, anche se in crescita. Si tratta più che altro di piccole o medie industrie.

Innanzitutto si trova l’industria tessile, seguita dall’industria di trasformazione alimentare (zuccherifici, oleifici, birrifici).

L’industria mineraria riguarda l’estrazione di pietre preziose (zirconi, ametiste, granati, zaffiri) e minerali (nichel, cobalto, grafite, mica), anche se in quantità modeste. Recentemente sarebbero stati scoperti giacimenti di petrolio che però potrebbero mettere in crisi l’equilibrio ecologico del paese, già messo in forte crisi dalla pesante deforestazione degli ultimi anni, con conseguente desertificazione.

In sintesi, per quanto riguarda il bilancio import-export, si può riassumere:

- import: materie prime, combustibili, macchinari, attrezzature industriali e prodotti chimici;

- export: caffè, spezie, legname, gamberi, minerali e abiti.

Servizi e terziario

Negli ultimi anni il mercato delle telecomunicazioni è cresciuto determinando una diffusione di cellulari e quindi un accesso ad internet.

Alcune aziende europee hanno delocalizzato in Madagascar uffici di compagnie di telecomunicazione e di call-center.

Comunque la parte del leone è svolta dal turismo. Questo è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, nonostante le scarse infrastrutture e l’instabilità politica. Puntando sulla bellezza del mare e delle coste, sulla biodiveristà dell’ecosistema, il governo sta cercando di aumentare l’offerta per il flusso di turisti che è in decisa crescita negli ultimi anni. Le riserve naturali, gli alberghi, i villaggi turistici garantiscono posti di lavoro che possono determinare una miglior condizione per la popolazione malgascia, sia a livello di assunzioni dirette che per quanto riguarda l’indotto.



Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Economia_del_Madagascar 

https://www.wildmadagascar.org/it/kids/06-economy.html

http://www.deagostinigeografia.it/wing/schedapaese.jsp?idpaese=106#

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